Milano: l’isola
Storicamente l’Isola si sviluppa lungo l’antica strada che da Milano, uscita da Porta Comasina, portava fino a Como. Fino a metà ottocento, in quest’area fuori dalle porte di Milano, non esistevano praticamente case d’abitazione o edifici.La maggior parte del quartiere è stata costruita tra il 1860 e il 1920, allargando il vecchio borgo, e aveva una sua fisionomia ben definita, delimitata dal terrapieno della ferrovia, che in parte ancora la circonda.Fino all’ultima guerra era divisa in aree diverse, rigidamente separate da grandi attrezzature urbane come le linee ferroviarie e gli scali merci, la vecchia stazione e il canale della Martesana: un’area al confine tra la città e la campagna.Nel corso degli anni assume una forte vocazione operaia, favorita dalla presenza di diverse fabbriche all’interno del proprio tessuto (come per esempio il Tecnomasio Italiano Brown Boveri) e dalla vicinanza di grossi stabilimenti come quello della Pirelli e dell’Elvetica, oltre che ovviamente della ferrovia.Dopo la chiusura delle grandi fabbriche il quartiere ha sviluppato un’indole anche più commerciale modificando la propria conformazione e il proprio aspetto diventando oggi la parte più moderna della città di Milano con il suo skyline caratterizzato dalla piazza Gae Aulenti e dal Bosco Verticale mantenendo però ancora intatta nelle sue corti interne e nelle sue strade strette al di qua della ferrovia quell’anima che da sempre la caratterizza.
